Donald Miralle: la forza dello sport, tra resistenza e bellezza cruda
Se c’è un fotografo capace di raccontare lo sport nel suo aspetto più fisico, estremo e umano, quel fotografo è Donald Miralle. Basato in California, ha cominciato la sua carriera nello staff di Sports Illustrated, ma oggi lavora come freelance su progetti personali e commissioni internazionali. Sempre con uno stile inconfondibile: forte, pulito, diretto.
Nella sua fotografia sportiva, Miralle non cattura solo l’azione. Racconta il contesto, la fatica, la solitudine e la tensione. Il suo lavoro attraversa mondi diversi: dalle Paralimpiadi di Tokyo agli Ironman di Kona, dai surfisti sospesi tra cielo e oceano ai corridori dispersi nel deserto. Sempre con lo stesso approccio: essere lì, presente, senza invadere.

Uno dei tratti distintivi del suo reportage sportivo è la capacità di comporre immagini che sembrano semplici, ma che in realtà sono cariche di intenzione. Che si tratti di uno scatto dall’alto di un campo vuoto o del dettaglio di un volto prima della partenza, la sua fotografia sa dare spazio e respiro, portandoti dentro la scena senza effetti o sovraccarichi.
Le sue immagini parlano soprattutto a chi fotografa sport outdoor, gare di resistenza e discipline estreme. Ma la sua lezione vale per tutti: lo sport è verità, non perfezione. E la fotografia che lo racconta deve avere lo stesso spirito, restituendo emozioni autentiche e non solo estetica.

Con decine di premi internazionali, tra cui vari riconoscimenti al World Press Photo, Donald Miralle è uno di quei fotografi che non si limitano a inseguire il gesto: lo anticipano, lo osservano, lo trasformano in qualcosa che resta. Un esempio per chiunque voglia raccontare lo sport con uno sguardo personale e senza compromessi.
Dove seguirlo
🌐 https://donaldmiralle.com
📸 Instagram: instagram.com/donaldmiralle/
