Fujifilm X-H2S: Il “piccolo” mostro di velocità che sfida le Full Frame
La Fujifilm X-H2S rappresenta un punto di svolta, non solo per la casa giapponese, ma per l’intero segmento APS-C. Se fino a ieri la maggior parte dei fotografi associava Fujifilm al reportage, alla street photography e a un approccio “lento” e ragionato, questa macchina è qui per gridare il contrario. È stata progettata con un solo obiettivo in mente: la velocità pura.
Per noi che scattiamo a bordo campo, la domanda è sempre la stessa: può un sensore APS-C competere con le ammiraglie Full Frame di Canon, Nikon e Sony quando il gioco si fa duro? La risposta breve è sì. Quella lunga ve la raccontiamo qui sotto, analizzando perché la X-H2S potrebbe essere la macchina definitiva per chi cerca prestazioni top senza rompersi la schiena (e il portafogli).
Un corpo macchina nato per l’azione
Appena presa in mano, la X-H2S comunica subito una cosa: sostanza. Il corpo è solido, tropicalizzato e dotato di un’impugnatura (grip) molto più profonda rispetto alla serie X-T. Questo è fondamentale quando montiamo ottiche lunghe come l’XF 100-400mm o il nuovo XF 150-600mm: la mano destra trova subito una presa sicura, riducendo l’affaticamento durante i match lunghi.
Un cambiamento che farà discutere i puristi Fujifilm è l’assenza delle classiche ghiere retrò per tempi e ISO. Al loro posto c’è un selettore PASM e un display superiore LCD retroilluminato. Per la fotografia sportiva, è una scelta che approviamo al 100%: quando devi cambiare settaggi in una frazione di secondo mentre segui un’azione di rugby o motocross, la memoria muscolare lavora meglio con le ghiere di comando moderne, più veloci e immediate.

Il cuore del sistema: Sensore Stacked
La vera magia avviene “sotto il cofano”. La X-H2S monta il sensore X-Trans CMOS 5 HS da 26 MP. La parola chiave qui è “Stacked” (a strati). Senza scendere in tecnicismi noiosi, significa che il sensore ha una velocità di lettura dei dati incredibilmente alta.
Cosa cambia sul campo? Tutto.
- Niente blackout: Scattando con l’otturatore elettronico, il mirino non diventa mai nero. Vedi l’azione fluida e continua, esattamente come avviene sulla Sony A9 o sulla Nikon Z9.
- Rolling shutter assente: Puoi scattare in silenzio a velocità folli senza che la mazza da baseball o la ruota della moto sembrino fatte di gomma.
- Raffica da 40 fps: Sì, avete letto bene. Quaranta fotogrammi al secondo con autofocus e esposizione attivi. È una velocità tale che spesso ci siamo trovati a dover “frenare” per non riempire la scheda in pochi minuti.
Autofocus: Finalmente ci siamo
L’autofocus è sempre stato il tallone d’Achille di Fujifilm nello sport. Con la X-H2S, il gap è colmato. Grazie al nuovo processore e agli algoritmi di Deep Learning, il sistema di riconoscimento del soggetto è impressionante.
Abbiamo testato la modalità di rilevamento su atleti, auto e persino uccelli in volo. La macchina non solo aggancia il soggetto, ma “capisce” cosa sta guardando. Nel rugby, ad esempio, il fuoco resta incollato sul giocatore con la palla anche in mischia. Un dettaglio non da poco è il mirino elettronico (EVF) da 5,76 milioni di punti con refresh a 120fps: nitido e reattivo, è fondamentale per giudicare la messa a fuoco in tempo reale senza ritardi.

Buffer e Schede di Memoria
La velocità è nulla senza controllo, o meglio, senza spazio. La X-H2S introduce lo slot per schede CFexpress Tipo B(affiancato a uno slot SD UHS-II). Se volete sfruttare i 40 fps o scattare in RAW senza limiti, la CFexpress è obbligatoria. Durante i nostri test, il buffer si è rivelato praticamente infinito scattando a 15 o 20 fps. Potete tenere premuto il pulsante di scatto per un’intera azione di gol, dall’inizio alla fine, senza che la macchina rallenti mai.
Qualità d’immagine e tenuta ISO
Il sensore APS-C paga qualcosa rispetto al Full Frame sugli alti ISO? Fisicamente sì, ma la tecnologia ha fatto passi da gigante. I file della X-H2S sono puliti e ricchi di dettaglio. Fino a ISO 3200 il rumore è gestibilissimo e piacevole (molto simile alla grana della pellicola), e anche a 6400 i file sono perfettamente utilizzabili per il web o la stampa sportiva. La gamma dinamica è ampia, permettendo di recuperare dettagli nelle ombre anche in quelle situazioni di luce contrastata tipiche degli stadi o delle giornate di sole pieno.

Verdetto finale
La Fujifilm X-H2S non è “solo” una buona APS-C. È una macchina sportiva professionale a tutti gli effetti. È la scelta perfetta per il fotografo che vuole:
- Velocità operativa assoluta (40fps e AF intelligente).
- Sistema leggero: Il fattore di crop 1.5x dell’APS-C trasforma un 300mm in un 450mm equivalente, permettendo di arrivare “vicino” all’azione con obiettivi molto più compatti e leggeri dei corrispettivi Full Frame.
- Costi ottimizzati: Corpo e ottiche costano sensibilmente meno delle ammiraglie concorrenti, senza sacrificare le prestazioni.

Se il vostro obiettivo è raccontare lo sport con reattività e precisione, la X-H2S è una compagna di squadra di cui fidarsi ciecamente.
Link Ufficiale: https://www.fujifilm-x.com/it-it/products/cameras/x-h2s/
