PGYTECH Camera Strap Pro: la tracolla per fotografi sportivi
Chi fotografa sport lo sa bene: il comfort è fondamentale. Passare ore a bordo campo, con due corpi macchina e un teleobiettivo da oltre 2 chili appeso al collo, può trasformarsi in una vera tortura se non si utilizza la tracolla giusta. La PGYTECH Camera Strap Pro nasce proprio per risolvere questo problema, offrendo un mix di ergonomia, sicurezza e praticità che la rendono un accessorio prezioso per chi lavora sul campo. In questo articolo analizziamo non solo le caratteristiche tecniche, ma soprattutto l’esperienza reale di utilizzo in contesti sportivi, confrontandola con alternative e valutandone punti di forza e limiti.
Design ergonomico e materiali di qualità
La PGYTECH Camera Strap Pro è stata progettata pensando ai fotografi che devono resistere a sessioni lunghe e faticose. La parte a contatto con la spalla è larga 60 mm, imbottita con schiuma ad alta densità e rivestita in microfibra traspirante. I 56 fori di ventilazione migliorano la circolazione dell’aria e riducono il sudore, un dettaglio che fa la differenza nelle giornate calde o durante eventi sportivi dinamici. I materiali scelti – poliestere, vera pelle e nylon rinforzato con fibra di vetro – garantiscono robustezza e durata, anche con attrezzatura pesante come corpi full-frame e teleobiettivi professionali. Sul campo questa costruzione si traduce in maggiore comfort: anche dopo due ore di partita non si avverte il classico dolore sulla spalla che molte tracolle economiche provocano.

Aggancio rapido e massima versatilità
Uno dei punti più apprezzati della Camera Strap Pro è il sistema di sgancio rapido. In pochi secondi si può passare dalla tracolla al treppiede o a uno stabilizzatore, senza complicazioni. La funzione strap lock blocca la fotocamera quando non serve e si sblocca immediatamente durante l’uso, evitando oscillazioni fastidiose mentre ci si muove a bordo campo. C’è anche una cinghia secondaria di stabilizzazione sotto il braccio, utile quando ci si muove velocemente o si deve scattare da posizioni scomode. In uno scenario reale, come un fotografo che corre lungo la linea di touche a rugby, questo sistema riduce i rischi di urti accidentali e mantiene la fotocamera sempre stabile.
Dimensioni, peso e compatibilità
La tracolla pesa appena 138 grammi, è larga 25 mm e ha una lunghezza regolabile da 830 mm a 1450 mm. Questo significa che può adattarsi a diverse corporature e stili di utilizzo: a spalla, a tracolla incrociata o classico al collo. È compatibile con la maggior parte delle mirrorless e DSLR, quindi si adatta sia a chi usa corpi compatti che a chi lavora con macchine più professionali e obiettivi lunghi. Testata con una Sony A7 IV e un 70-200 f/2.8, la distribuzione del peso risulta equilibrata e non affatica durante un’intera partita.
Comfort durante gli eventi sportivi
Un fotografo sportivo passa facilmente tre ore in piedi a bordo campo: riscaldamento, partita, interviste finali. Il peso cumulato di due fotocamere può diventare un problema serio per la schiena e le spalle. La PGYTECH Camera Strap Pro nasce per ridurre questo carico fisico, distribuendo il peso in modo uniforme e permettendo una regolazione rapida a seconda delle necessità. Durante una partita di basket indoor, per esempio, si può tenere la fotocamera corta e stabile per muoversi tra il pubblico, mentre in un campo da calcio conviene allungarla per avere più libertà di movimento. La differenza rispetto a una tracolla standard si sente subito: meno fatica, più concentrazione sull’azione.

Esperienza d’uso reale
Durante un torneo giovanile di rugby abbiamo provato la Camera Strap Pro per un’intera giornata. Utilizzavamo una Sony A7 IV con il 100-400 mm e una A7C con un 35 mm. Normalmente, dopo qualche ora, si avverte dolore sulla spalla e diventa necessario cambiare spesso configurazione. Con la PGYTECH la distribuzione del peso ci ha permesso di arrivare al fischio finale senza problemi. Il sistema di sgancio rapido è stato prezioso per passare in pochi secondi dal monopiede alla tracolla quando l’azione si spostava improvvisamente. Anche la cinghia di stabilizzazione sotto il braccio si è dimostrata utile: correndo lungo la linea di meta, la fotocamera restava ferma senza colpi fastidiosi.
Confronto con le alternative
La PGYTECH Camera Strap Pro si posiziona come rivale diretta della Peak Design Slide e delle tracolle BlackRapid. Rispetto alla Peak Design, la PGYTECH offre una maggiore ventilazione e un comfort migliore nelle giornate calde, mentre la BlackRapid rimane più versatile per chi usa supertele oltre i 400 mm. Tuttavia, per un fotografo sportivo che lavora con 70-200, 100-400 o ottiche fisse medio-lunghe, la PGYTECH è probabilmente la soluzione più equilibrata. Per chi usa più corpi contemporaneamente, esiste anche la versione Camera Strap Master, che permette di gestire fino a tre macchine o obiettivi, ideale per chi deve cambiare setup al volo.
Pro e contro
Vantaggi principali:
- Comfort superiore nelle lunghe sessioni
- Materiali resistenti e traspiranti
- Sistema di sgancio rapido molto pratico
- Stabilizzazione con cinghia secondaria
Possibili limiti:
- Non è la soluzione ideale con supertele oltre i 400 mm
- La versione Master è più ingombrante e costosa
- Richiede un minimo di abitudine all’inizio per regolare correttamente le cinghie
Conclusioni
La PGYTECH Camera Strap Pro è una tracolla ben progettata, che unisce ergonomia, sicurezza e versatilità. Per chi fotografa sport, reportage o eventi dinamici rappresenta un accessorio che migliora sensibilmente l’esperienza quotidiana. Disponibile nei colori Midnight Black e Wilderness Green, è una scelta consigliata per chi vuole sostituire le tracolle standard e ridurre al minimo lo stress fisico durante le sessioni più lunghe. Non sarà la più famosa sul mercato, ma per chi passa ore a bordo campo è una vera alleata..
