Sony A7 IV: la full frame “ibrida” che convince anche sul campo sportivo
La Sony A7 IV è stata accolta come la vera erede della A7 III, una macchina capace di soddisfare sia fotografi che videomaker. Definita “ibrida”, riesce a coprire molti generi con sicurezza, compresa la fotografia sportiva. Non è un corpo dedicato esclusivamente all’azione come la sorella maggiore A9 III, ma nelle mani di un appassionato o di un semi-professionista sa difendersi molto bene anche a bordo campo.
Ergonomia e costruzione
La A7 IV ha una costruzione robusta e una presa migliorata rispetto ai modelli precedenti. L’impugnatura più ampia aiuta a gestire teleobiettivi come un 70-200mm f/2.8 o un 100-400mm, strumenti molto utilizzati nello sport. Il corpo resta compatto e leggero per essere un full frame, ideale per sessioni lunghe dove il peso può diventare un fattore.

Autofocus da riferimento
Uno dei punti di forza assoluti della A7 IV è l’autofocus. Il sistema Real-Time Tracking con riconoscimento occhi, volti e soggetti è tra i migliori del mercato e funziona anche in condizioni difficili. Sul campo sportivo questo significa poter seguire un atleta in movimento continuo senza perdere il fuoco, un vantaggio enorme rispetto a molte rivali.
Raffica e buffer
La raffica arriva a 10 fps, non un numero impressionante sulla carta, ma sufficiente per la maggior parte delle situazioni sportive amatoriali e semi-professionali. Il buffer è ampio e permette di scattare sequenze prolungate, soprattutto se abbinata a schede veloci come le CFexpress Type A.

Qualità d’immagine
Il sensore full frame da 33 MP regala file ricchi di dettaglio e lavorabili in post-produzione. La gamma dinamica è ampia e le prestazioni ad alti ISO sono eccellenti: scattare a 6400 o 12800 ISO in palazzetto non è un problema. In più, la risoluzione elevata offre margine di crop, utile quando l’azione si svolge lontano e non si dispone di un supertele.
Esperienza d’uso sul campo
Durante una partita di rugby o basket, la A7 IV dà sicurezza: l’autofocus lavora senza incertezze, la resa dei file è ottima e l’autonomia della batteria permette di coprire intere giornate senza pensieri. Non è la macchina “definitiva” per lo sport, ma per chi cerca un corpo versatile capace di passare da un campo da calcio a un set di ritratto, rappresenta una soluzione concreta e di grande equilibrio.

Conclusione
La Sony A7 IV non nasce per essere una fotocamera sportiva pura, ma grazie all’autofocus avanzato e alla qualità d’immagine si adatta perfettamente anche a questo genere. È la macchina ideale per chi vuole un corpo unico, affidabile e pronto a tutto: sport, eventi, ritratti e video. Una scelta intelligente per chi desidera una full frame moderna senza dover investire subito in corpi più specialistici e costosi.
