Tamron 70-180mm f/2.8: il telezoom pratico per sport indoor e atletica
Quando si parla di fotografia sportiva, il primo pensiero corre quasi sempre ai grandi teleobiettivi bianchi che vediamo a bordo campo durante le partite di calcio o rugby. Ma la realtà è che non tutti gli sport richiedono focali da 300 o 400mm. Ci sono discipline in cui le distanze sono più ridotte, le luci più complicate e la praticità diventa un fattore determinante. È qui che entra in gioco il Tamron 70-180mm f/2.8, una lente che ha sorpreso tanti fotografi sportivi per il suo mix di leggerezza, qualità e prezzo accessibile.
Un 70-200 “diverso” ma intelligente
Chi è abituato al classico 70-200mm f/2.8 troverà nel Tamron un’alternativa più compatta e leggera. Con i suoi 810 grammi, pesa circa il 30-40% in meno rispetto agli equivalenti di Canon, Nikon o Sony. Non sembra un dettaglio da poco: significa poter lavorare per ore senza sentire dolore al polso o alla spalla, muoversi con agilità nei palazzetti, scattare a mano libera senza bisogno di monopiede. Per chi segue tornei giovanili o weekend di gare indoor, questa caratteristica fa davvero la differenza.
La scelta di Tamron di fermarsi a 180mm anziché 200mm è stata criticata da alcuni, ma nell’uso reale cambia pochissimo. In compenso, ha permesso di contenere peso, dimensioni e soprattutto prezzo, rendendo questo zoom molto più abbordabile rispetto ai concorrenti diretti.

Lo sport indoor è il suo habitat naturale
Se c’è un terreno dove questo obiettivo dà il meglio, è lo sport indoor. Basket, volley, ginnastica, hockey su pista: tutte discipline che si svolgono in spazi relativamente ridotti e con illuminazione artificiale non sempre ideale.
L’apertura costante f/2.8 garantisce di mantenere tempi rapidi per congelare l’azione, senza dover spingere troppo gli ISO. In uno sport come il volley, dove la palla si muove velocissima e i gesti degli atleti sono fulminei, avere quella luminosità extra può fare la differenza tra una foto nitida e uno scatto mosso. Lo stesso vale per la ginnastica artistica, dove la luce spesso è più scenografica che funzionale.
In pratica, il 70-180mm permette di passare agevolmente da un primo piano dell’atleta in azione a un’inquadratura più ampia che racconta l’ambiente, senza mai sentirsi limitati.
Atletica e discipline a campo ridotto
Anche fuori dai palazzetti, questo obiettivo trova applicazione in atletica leggera, sia indoor che outdoor. Nelle gare di corsa in pista, salto in lungo o ostacoli, si può seguire facilmente l’atleta lungo la corsia senza cambiare lente. I 180mm bastano per coprire sia i dettagli dei volti che le sequenze d’azione più ampie.
Lo stesso vale per discipline come scherma, arti marziali o nuoto in vasca corta: contesti dove la distanza dal soggetto non è estrema e ciò che conta è la capacità di reagire rapidamente ai cambiamenti dell’azione.
Al contrario, su sport da campo come calcio, rugby o hockey su prato, i 180mm diventano troppo corti. In questi casi il Tamron non può sostituire un 300 o 400mm: il suo ruolo è piuttosto quello di seconda lente da bordo campo, utile per ritratti, momenti ravvicinati o per integrare un tele più lungo.
Autofocus: rapido e affidabile
Uno dei punti forti del Tamron 70-180mm è l’autofocus veloce e preciso. Il motore lineare RXD segue i soggetti in movimento continuo senza esitazioni, rendendolo adatto anche a sport dinamici. Su un corpo Sony recente, il tracking occhi e volto funziona in modo impeccabile, consentendo di concentrarsi sull’inquadratura senza timore di perdere il fuoco.
La resa ottica sorprende per nitidezza: il centro è eccellente già a tutta apertura, mentre i bordi restano molto buoni. Il bokeh è morbido e piacevole, elemento importante quando si vuole isolare un atleta da sfondi caotici come spalti o tabelloni pubblicitari.
Ergonomia e praticità sul campo
Dal punto di vista ergonomico, il Tamron è un obiettivo che si fa apprezzare. È relativamente corto, si infila facilmente nello zaino e non spaventa nemmeno chi non è abituato ai grandi tele. Per un fotografo che si muove tra diverse palestre o segue tornei giovanili in trasferta, la portabilità diventa un valore concreto.
Il fatto che pesi poco più di 800 grammi significa anche poter lavorare con corpi macchina più piccoli senza sbilanciare l’insieme. In abbinata a una mirrorless Sony compatta, diventa un setup “agile” e poco invasivo, perfetto per ambienti indoor.
Prezzo competitivo, qualità da pro
Uno degli elementi che hanno reso famoso questo obiettivo è il prezzo. Si trova a una cifra decisamente più bassa rispetto ai 70-200mm f/2.8 dei marchi principali, ma senza rinunciare alla qualità che serve davvero in campo. Questo lo rende particolarmente interessante per fotografi sportivi semi-professionisti, freelance o fotografi di club, che vogliono uno strumento affidabile senza spendere cifre da top di gamma.
Conclusione: la lente giusta per palazzetti e piste
Il Tamron 70-180mm f/2.8 non vuole sostituire i teleobiettivi lunghi da bordo campo, e non è pensato per lo sport outdoor su grandi superfici. Ma nel suo terreno naturale – palazzetti, piste di atletica, discipline a campo ridotto – si rivela una lente intelligente, versatile e molto pratica.
Per chi fotografa basket, volley, ginnastica o atletica, rappresenta una scelta che unisce leggerezza, qualità ottica e prezzo competitivo. Un telezoom che dimostra come, in fotografia sportiva, non serva sempre avere il “cannone bianco” per portare a casa scatti di livello professionale.
Link ufficiale: 70-180mm F/2.8 Di III VC VXD G2
